A due a due andare, anzi in tre

Sr. Marie-Paul Farran (OSB), La strada verso Emmaus, Gerusalemme, 1991©

Questa icona ipotizza che i due discepoli di Emmaus fossero una coppia. Luca ci fa conoscere solo il nome di lui, Cleopa. Ma i due vivevano insieme, e riconobbero Gesù dentro la loro casa. Infine Giovanni 25 ci informa che sotto la croce di Gesù c’erano quattro donne, e una di queste era Maria di Cleofa. Allora ci piace pensare che a tutte le coppie del mondo possa “ardere il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino” e da questa compagnia possa sgorgare il canto perenne:

“Tu ed io,

per diventare e scoprire di essere noi.

Per andare,

io tuo compagno sarò, tu la mia compagnia.

Io con te,

insieme e liberi amare ogni giorno di più.

Giorno per giorno ritrovare la gioia che fa stare insieme

E poi sapersi ringraziare

Perché ti voglio e mi vuoi bene.

A due a due andare,

la strada è camminare”©

A due a due andare, anzi in tre!


© L’icona dei discepoli di Emmaus venne proposta a suor Marie-Paul Farran nel 1990 da padre Thomas Rosica che in quell’anno stava completando la tesi di licenza presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, approfondendo l’identità del discepolo anonimo nel racconto lucano. La tesi, diretta dal gesuita John Kilgallen, venne presentata con il titolo Emmaus: The Road to Recognition. Exegetical study of Luke 24:13-35. Dopo diversi giorni di riflessione, suor Marie-Paul accolse la proposta e alla fine del 1991 l’icona venne completata e consegnata. La copia originale si trova a Toronto, in Canada, presso lo stesso padre Thomas Rosica.

© Liberamente tratto dal canto anonimo “A due a due”