Hai reso più intelligente la nostra fede
Sulla preghiera
Pregare non è chiedere a Dio di intervenire al nostro posto, ma è aprirsi alla sua azione per diventare capaci di accoglierla in modo così ricco da essere in grado di compiere per noi e per gli altri ciò che la vita ci chiede. La preghiera è appunto l’atteggiamento che l’uomo assume per accogliere l’energia vitale che gli viene continuamente offerta, è l’esercizio quotidiano per aprirsi alle forme nuove di esistenza ed accogliere la forza creatrice in modo da esserne sempre pieni. E’ come quando ci mettiamo sotto il rubinetto con le mani chiuse: l’acqua scorre e non possiamo trattenerla. Quando invece apriamo le palme siamo in grado di raccogliere almeno un po’ della tanta acqua che è a nostra disposizione. Pregare è aprire le mani perchè un po’ dello straripante dono di Dio possa essere interiorizzato. La preghiera perciò non serve per scuotere l’onnipotenza di Dio a nostro favore, ma a modificare il nostro atteggiamento nei suoi confronti.”
Don Carlo Molari.